Il 73% delle persone si aspetta che gli hotel usino tecnologia che riduca al minimo i contatti non necessari con lo staff e gli altri ospiti; il 74% vede di buon occhio che si usi l’intelligenza artificiale per creare proposte di viaggio e soggiorno più rilevanti e adatte agli utenti
Gli albergatori, dal canto loro, puntano sulla tecnologia anche per sopperire alla carenza di personale e offrire servizi indipendenti con una formula “pay-for-use”
Milano—9 giugno 2022Secondo una nuova ricerca condotta da Oracle Hospitality e Skift, il 95% delle persone progettano un viaggio nei prossimi sei mesi – e il 29% conta di fare un viaggio “epico, di rivincita” dopo un periodo difficile. Molti però vogliono eliminare il più possibile l’elemento di “contatto” che caratterizza il settore dei viaggi come lo avevamo sempre conosciuto.
Quasi tre quarti (il 73%) dei viaggiatori vuole usare il suo smartphone per gestire la sua esperienza in hotel, ad esempio per il check-in e il check-out, per pagare, ordinare cibo e altro ancora. Questa è una buona notizia per gli albergatori che in questo momento stanno puntando sulla tecnologia per sopperire alla carenza di personale senza incidere sulla soddisfazione dei clienti e sul servizio offerto.
Nei prossimi anni, i turisti vorranno anche personalizzare sempre di più il loro viaggio; per esempio, vorrebbero poter scegliere esattamente la stanza dell’hotel e il piano su cui si trova, pagare solo per le comodità che desiderano e perfino (per il 68% del campione) poter visitare le strutture alberghiere nel metaverso prima di soggiornarvi. Inoltre, il 74% degli interpellati è interessato nell’uso dell’AI da parte degli hotel per personalizzare meglio servizi e offerte, come il costo della stanza, suggerimenti per i pasti, sconti. Quasi il 40% degli albergatori ritiene che adottare un modello di offerta “spacchettato” (che separa i costi dei vari aspetti del soggiorno) rappresenti il futuro per quanto riguarda la gestione dei ricavi negli hotel.
“La pandemia ha rafforzato il ruolo della tecnologia nell’esperienza degli ospiti e del personale e il settore non tornerà mai sui propri passi, in questo senso” ha detto Alex Alt, senior vice president e general manager, Oracle Hospitality. “Che si tratti di una catena alberghiera da due o da 2000 strutture, bisogna tener presente che i viaggiatori vogliono l’esperienza self-service e molto digitalizzata che è diventata parte di altri aspetti delle loro vite, come nell’uso dei servizi bancari o nell’ordinare il cibo. Per rispondere a queste esigenze, soprattutto nell’attuale situazione che vede una riduzione dello staff disponibile, chi gestisce gli hotel ha bisogno di sistemi che permettano di adattarsi rapidamente, introdurre in modo immediato nuovi servizi per accontentare meglio e con più efficienza ogni tipo di ospite”.
La ricerca “Hospitality in 2025: Automated, Intelligent… and More Personal” ha coinvolto 5.266 consumatori e 633 manager alberghieri a livello globale, interpellati nella primavera del 2022 per capire meglio come sono cambiate le aspettative dei viaggatori e come gli hotel si stanno adattando. Sono stati ascoltati consumatori e manager di Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia, Australia, Giappone, Singapore, Brasile e Messico, qui il report: https://www.oracle.com/industries/hospitality/hospitality-in-2025-report/
Due anni di restrizioni hanno creato un grande desiderio di viaggiare, con il 29% delle persone che sta progettando di fare un viaggio più impegnativo, costoso, “di rivincita” per così dire. Ma la pandemia ha anche lasciato gli strascichi di una certa “anti-socialità” e molti desiderano poter usare tecnologie self-service, senza necessità di contatto umano.
La carenza di personale resta un problema importante per il settore alberghiero, ma i gestori stanno puntando molto sull’introduzione di nuove tecnologie per alleggerire l’impatto sullo staff e sugli ospiti.
I viaggiatori hanno però opinioni diverse su quanta pazienza sono disposti ad avere, nell’attesa di questa transizione.
Che si tratti di ordinare servizio in camera o accedere a Netflix, le persone vogliono godere della comodità e del relax di casa anche quando viaggiano.
Le persone sono sempre più interessate a un modello in cui gli hotel facciano pagare solo ciò che si utilizza. I gestori, in parallelo, stanno cercando nuovi modelli di servizio che consentano di creare opportunità di vendita su ogni aspetto del soggiorno – dalle caratteristiche delle stanze alle esperienze.
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