Cos'è il supply chain planning

Jim Hearson | Content Strategist | 17 novembre 2023

Le supply chain sono esistite sotto varie forme fin da quando il concetto stesso di produzione è stato creato, ma la tecnologia e la globalizzazione le hanno rese più complicate. Ora che anche i più piccoli produttori possono procurarsi materie prime e componenti in tutto il mondo per prodotti finiti sempre più complessi e avere una vaga idea di dove si trovano le merci nella supply chain e quando arriveranno basandosi principalmente sulle esperienze precedenti, non è più sufficiente.

A rendere le cose più complesse si aggiungono eventi globali come la guerra, le malattie, le crisi finanziarie, i disordini politici, la carenza di manodopera e gli scioperi, che costringono i produttori a cambiare rapidamente direzione. E questo senza nemmeno considerare le preferenze e le esigenze in evoluzione dei clienti finali.

Un supply chain management scadente porta a costi più elevati, insoddisfazione dei clienti e profitti più bassi. Ecco perché un supply chain planning preciso è così importante.

Che cos'è il supply chain planning?

Il supply chain planning è il processo di mappatura del flusso di merci dall'approvvigionamento di componenti e materie prime alla produzione, alla distribuzione e alla vendita finale di prodotti finiti. Consiste nel prevedere la domanda e l'offerta, tenendo conto dei dati su una varietà di fattori interni ed esterni per ridurre i costi, minimizzare le interruzioni e, infine, soddisfare i clienti.

Concetti chiave

  • Man mano che le supply chain diventano sempre più complesse, cresce il bisogno di supply chain planning per garantire che tutti gli anelli nella catena rimangano connessi.
  • I dati in tempo reale provenienti da una vasta gamma di fonti, raccolti e analizzati prima, durante e dopo la produzione, aiutano i produttori ad anticipare e rispondere rapidamente alle condizioni in evoluzione.
  • Un supply chain planning efficiente consente di ottenere un miglior rendimento degli asset e aiuta i produttori a evitare di lasciare denaro nel magazzino sotto forma di prodotti invenduti.

Il supply chain planning nel dettaglio

A prima vista, il significato di supply chain planning sembra chiaro: pianificare la fornitura per soddisfare la domanda. Sebbene l'idea sia semplice, l'esecuzione non lo è, poiché i produttori devono affrontare fattori imprevedibili, tra cui improvvisi picchi di domanda quando un prodotto diventa virale, scioperi che incidono sulla disponibilità di lavoratori della linea di produzione, camionisti e altro personale chiave, e grandi eventi come guerre, pandemie e disastri naturali.

Il supply chain planning può aiutare a migliorare le operations standardizzando le procedure, riducendo gli sprechi e preparandosi alla variabilità. Una supply chain ben gestita riduce i costi di manufacturing, migliora l'affidabilità delle consegne e aiuta i produttori a rispondere alla domanda non pianificata. Le best practice di supply chain planning aiutano i produttori a identificare, anticipare e adattarsi ai cambiamenti, con scenari what-if integrati in aggiunta ai dati sui pattern di domanda e offerta che generalmente notano in condizioni normali.

Come funziona il supply chain planning?

Come possono i produttori pianificare per gestire l'imprevedibile? Per cominciare, devono comprendere i fattori noti analizzando i numeri storici delle vendite e i pattern di dati su richiesta. Possono quindi inserire dati sui trend economici, di mercato e di acquisto dei clienti, nonché sugli eventi pianificati per prevedere l'aspetto della domanda "tipica".

Fatto ciò, i produttori devono calcolare la loro fornitura attuale. In che quantità è disponibile? Ce n'è abbastanza per soddisfare la domanda prevista? È più che sufficiente? L'inventario invenduto aumenta i costi per i produttori, che devono pagare non solo per le risorse e il lavoro che sono stati necessari per i prodotti, ma anche i costi di mantenimento per tenerli immagazzinati in modo sicuro.

Una volta che i produttori sanno cosa hanno a disposizione, possono pensare a cosa devono fare per soddisfare la domanda futura. Fra le cose da fare c'è l'ottenere un approvvigionamento sufficiente di materie prime e work-in-process e l'assicurarsi le risorse necessarie per produrre prodotti finiti.

In questa fase, sebbene un produttore possa essere pronto per uno scenario ideale, deve estendere il supply chain planning al mondo reale. Ciò implica il prendere in considerazione scenari what-if e l'elaborare un piano per ciascuno di essi. E se alcuni componenti non fossero disponibili a causa di un disastro naturale, o uno sciopero dei camionisti a livello nazionale bloccasse materiali fondamentali o prodotti finiti sulle zone di carico? E se la domanda variasse notevolmente da quanto previsto dal produttore? È qui che entra in gioco il supply chain planning.

Elementi fondamentali del supply chain planning

Il supply chain planning è un processo complesso, ma essenzialmente coinvolge cinque fasi. Padroneggiare ogni fase, in gran parte analizzando i migliori dati disponibili da una varietà di fonti, dà ai produttori più possibilità di aumentare la resilienza rispetto alla variabilità del mercato e ad altre condizioni.

1. Pianificazione del prodotto

La pianificazione del prodotto sta alla base di qualsiasi supply chain. Prima di pensare ad ottenere le risorse necessarie per la produzione, i produttori devono pianificare ciò che produrranno. Ciò include il determinare se produrre semplicemente una quantità aggiuntiva di prodotti che hanno già successo, aggiornare i prodotti per mantenere e migliorare il loro appeal o introdurre innovazioni che i competitor non offrono. I produttori devono anche stabilire gli obiettivi di fatturato e profitto per ogni prodotto, determinando se considerare un successo il raggiungere un semplice profitto, il raggiungere un grande profitto (ad esempio, come risultato di un grande investimento in un prodotto) o il coprire le spese (ad esempio, su un nuovo prodotto introdotto per aiutare ad aumentare le vendite di altri nel catalogo).

2. Pianificazione della domanda

Nella fase di pianificazione della domanda per un determinato prodotto, i produttori tengono conto di una varietà di fattori, tra cui le vendite precedenti, il sentiment del mercato, le condizioni economiche, la disponibilità di prodotti sostitutivi, le dimensioni del mercato e l'elasticità dei prezzi del prodotto. I produttori utilizzano le applicazioni di supply chain planning, le più avanzate delle quali utilizzano l'intelligenza artificiale e il machine learning, per analizzare i dati su tali fattori e generare previsioni precise della domanda in modo da non produrre troppo o troppo poco.

3. Pianificazione della fornitura

Strettamente allineata alla pianificazione della domanda è la pianificazione dell'offerta, in base alla quale i produttori stabiliscono cosa servirà per fare una quantità sufficiente, ma non eccessiva, di prodotti che prevedono che i clienti acquisteranno a un determinato prezzo. I fattori che i produttori devono considerare nella pianificazione della fornitura includono la quantità di inventario che hanno già a disposizione, la loro capacità di produzione e quella dei loro produttori a contratto e dei fornitori di materiali, l'affidabilità di tali partner, e fattori esterni che potrebbero interrompere parti della supply chain, come pattern meteorologiche avverse, epidemie, instabilità del lavoro e disordini geopolitici.

4. Pianificazione della produzione

Questa fase stabilisce esattamente come verrà prodotto un determinato insieme di prodotti, inclusi i numeri necessari per soddisfare la domanda, la manodopera, le attrezzature e le altre risorse necessarie, la struttura o le strutture che fabbricheranno il prodotto e il processo e il programma per la produzione del prodotto. L'obiettivo è quello di non cadere in eccessi affinché le materie prime e i prodotti finali non vadano sprecati, senza però compromettere la qualità.

5. Sales and operations planning (S&OP)

Questo processo executive-level continuo unisce domanda, offerta e pianificazione finanziaria per prevedere i ricavi e la redditività di una determinata linea di prodotti nei prossimi anni. S&OP rivede anche la fase di pianificazione della domanda consentendo a vendite, marketing e ad altri dipartimenti di post-produzione di portare nuovi dati al lato della produzione. Ciò allinea i team operativi in modo che possano raggiungere meglio gli obiettivi organizzativi e finanziari.

Il processo di sales and operations planning (S&OP)
Il diagramma di flusso mostra il processo S&OP mentre va dalla pianificazione del prodotto alla pianificazione della domanda, alla fornitura, alla produzione e infine alla revisione finanziaria.

Perché è importante il supply chain planning?

Il proverbio inglese "fail to plan, plan to fail" ("se sbagli a pianificare, pianifichi uno sbaglio") è particolarmente adatto alle supply chain di questo mondo frenetico, in cui, al fine di massimizzare l'efficienza, i processi non sono progettati per tollerare variazioni rispetto al programma iniziale. Imprevisti che si verificano in qualsiasi fase della supply chain possono bloccarla totalmente.

Grazie a una pianificazione rigorosa e data-intensive, i produttori possono massimizzare l'efficienza del loro supply chain management e ridurre i costi associati ad acquisti, produzione, gestione del magazzino e logistica. Possono anche migliorare il flusso di merci, prevedere potenziali interruzioni della fornitura e formulare piani di emergenza. Il risultato sono clienti più soddisfatti e guadagni maggiori.

Come progettare un sistema di supply chain planning

Finora, abbiamo parlato dell'importanza del supply chain planning e degli elementi alla sua base, ma quegli elementi non servono a nulla se non hai idea di come utilizzarli. Ecco cosa devi fare.

1. Raccogli i dati

Più dati di alta qualità un produttore può raccogliere e analizzare, più i suoi modelli di pianificazione e le sue previsioni saranno accurate. Fra questi dati ci sono i numeri delle vendite passate, i dati del budget attuale, i livelli attuali di inventario, i numeri sulla capacità e sulle risorse di manufacturing e i dati raccolti tramite S&OP. Ci sono anche i dati sulle dimensioni e sui trend di mercato, sul sentiment dei clienti e sui modelli di acquisto, sullo stato dell'economia e su altri fattori. Per raccogliere dati esterni, i produttori potrebbero usare aggregatori di terze parti, istituti, riviste di ricerca e pubblicazioni di settore rispettate. I software per la pianificazione degli scenari possono semplificare questo processo estraendo automaticamente i dati da origini esterne. Per raccogliere dati interni, i produttori possono setacciare manualmente i registri o utilizzare i software di supply chain planning per automatizzare il processo. L'ultimo passaggio consiste nell'aggregare i dati esterni e quelli interni affinché i responsabili della pianificazione possano esaminare il potenziale impatto di vari scenari.

2. Considera i principi just-in-time

Creata nel Giappone del secondo dopoguerra, con Toyota come una delle aziende che più l'ha implementata, questa strategia di magazzino lean si è diffusa in tutto il mondo. Si basa sulla teoria per cui ordinando materie prime e componenti appena in tempo per essere lavorati, i produttori possono ridurre al minimo le scorte di magazzino e i costi associati. Tuttavia, una parte del supply chain planning consiste nel prendere in considerazione i casi in cui le forniture vengono interrotte o la domanda supera le previsioni, scenari per i quali i produttori tendono a mantenere a disposizione una certa quantità di scorte.

3. Focalizzati sulla visibilità

La visibilità all'interno di una supply chain implica la possibilità di monitorare ogni materiale, prodotto e servizio durante tutto il processo. I produttori devono garantire che tutte le parti rimangano allineate, utilizzando idealmente un sistema digitale a cui tutte le parti possono accedere e utilizzare per condividere gli aggiornamenti. Le applicazioni cloud semplificano la visibilità per tutte le parti in quanto chiunque sia autorizzato a utilizzarle può accedervi ovunque si trovi. I produttori devono anche fissare aspettative di qualità e renderle visibili a tutte le parti della supply chain, gestendole fin dall'inizio per evitare situazioni in cui la qualità che passa per una parte non soddisfa le aspettative per la parte successiva della catena. Essere in grado di vedere tutti i fattori all'interno della supply chain aiuta i produttori anche a individuare e correggere eventuali carenze di magazzino o problemi logistici.

4. Standardizza i processi

I produttori hanno bisogno di processi coerenti in ogni fase della loro supply chain, dalla pianificazione dei prodotti alla consegna finale. La standardizzazione implica molto di più che l'automatizzazione della catena di montaggio, anche se questo rappresenta spesso un primo passo. Oggi, spesso consiste nell'utilizzare lo stesso software in tutte le fabbriche e nell'assicurarsi che tutti i fornitori abbiano le stesse informazioni, affinché tutte le linee di produzione seguano ogni volta un processo costante e step-by-step. Questi passaggi includono l'ordinazione di materie prime, l'emissione di ordini di acquisto, la spedizione e la logistica, il controllo qualità, l'assemblaggio e la vendita. Processi standardizzati e automatizzati consentono economie di scala e riducono il potenziale di errore umano, il che a sua volta facilita la produzione di merci che soddisfano gli standard normativi e di controllo della qualità. La mancanza di processi standardizzati crea silos di informazioni, ostacolando la capacità di un produttore di vedere l'intera supply chain e sviluppare un piano di fornitura che soddisfi in modo accurato la domanda.

Esempi di supply chain planning

TaylorMade Golf è passata al software di supply chain planning nel 2018. Quando la pandemia è arrivata due anni dopo, l'azienda era pronta ad affrontare un arresto del settore manifatturiero e molte aree logistiche, nonché una successiva esplosione di ordini quando le persone hanno scelto il golf come attività per mantenere il distanziamento sociale. TaylorMade poteva dare la priorità agli ordini per soddisfare l'aumento della domanda, anche se l'inventario era relativamente basso, perché la sua tecnologia di supply chain planning e i flussi di lavoro hanno reso il processo molto più agevole.

Un'altra azienda che aveva bisogno di spostarsi rapidamente a causa della pandemia era Santa Cruz Nutritionals, che produce integratori vitaminici gommosi. Il suo vecchio sistema di supply chain planning basato su fogli di calcolo aveva lasciato ai pianificatori troppi dati da gestire quando gli ordini sono aumentati durante i lockdown. Passando al cloud, Santa Cruz Nutritionals ha ottimizzato il supply chain planning con una maggiore visibilità sui dati relativi a domanda e offerta. Ora può trovare un equilibro tra i requisiti di acquisto e produzione automatizzando le raccomandazioni sugli ordini in tempo reale quando si verificano determinati trigger.

Anche Zebra Technologies ha unificato i processi di supply chain planning quando è passata da più sistemi aziendali on-premise a un unico sistema nel cloud. Lo switch ha consentito all'azienda di analizzare più set di dati della supply chain e di utilizzare i risultati per aumentare l'efficienza. Ad esempio, l'integrazione dei sistemi di gestione e pianificazione dei trasporti ha consentito a Zebra Technologies di utilizzare le previsioni del traffico durante la pianificazione delle spedizioni e di risparmiare 2 milioni di dollari in costi di trasporto per uno dei suoi ordini.

I vantaggi di un supply chain planning solido possono solo essere maggiori presso le organizzazioni più grandi. GE Power utilizzava una procedura di supply chain planning estremamente complessa che includeva più sistemi ERP con 15 strumenti di previsione, tutti gestiti da diverse divisioni che si basavano sulla pianificazione push-based. Non sorprende che l'accuratezza delle previsioni fosse solo del 55%.

GE Power ha adottato una strategia moderna per la supply chain, consolidando questi strumenti e sistemi diversi utilizzando un'unica soluzione di supply chain planning. Ha eliminato le pratiche standalone dei diversi dipartimenti e ha acquisito la capacità di andare più in profondità e più rapidamente in una gamma più ampia di dati: i report che prima richiedevano cinque giorni ora possono essere completati in poche ore. Ha inoltre integrato i dati degli ordini dei clienti nel processo di pianificazione e previsione della domanda, consentendo un sistema basato su pull che ha contribuito ad aumentare l'accuratezza delle previsioni fino a circa il 70%.

Il processo di supply chain planning

Il processo di supply chain planning di ogni produttore differirà in una certa misura, in base alla situazione e agli obiettivi unici dell'azienda, ma i seguenti passaggi sono essenziali.

1. Definisci gli obiettivi

I produttori devono fissare obiettivi della supply chain che siano SMART: specifici (specific), misurabili (measurable), raggiungibili (achievable), pertinenti (relevant) e limitati nel tempo (time bound). Gli obiettivi potrebbero includere il miglioramento dell'efficienza per ridurre gli sprechi, l'acquisizione di visibilità sulle operations dei subappaltatori o l'assicurarsi che il prodotto sia sempre sufficiente a soddisfare la domanda dei clienti. Definire tali obiettivi con il framework SMART contribuirà a garantire che siano raggiunti perché fornisce a ogni operatore della supply chain azioni pendenti, scadenze e un modo per misurare il successo.

2. Analizza le performance attuali e identifica le aree in cui migliorare

Nel valutare le attuali performance della supply chain, può rivelarsi utile un altro framework classico: l'analisi SWOT. Questo metodo collaudato prevede l'identificazione di punti di forza, punti deboli, opportunità e minacce. I produttori possono utilizzare questa analisi per avere un'idea di come sta andando la loro supply chain. Quindi possono identificare le aree da migliorare raddoppiando i punti di forza, eliminando i punti deboli, esplorando nuove opportunità o riducendo al minimo le minacce.

3. Sviluppa e metti in atto un piano

Definiti gli obiettivi, i produttori dovrebbero pensare a come raggiungerli e a che strumenti utilizzare per farlo.

  • Sfrutta le tecnologie. Investi nel giusto software di supply chain planning che colleghi tutti i processi nel cloud.
  • Stabilisci delle partnership. Assicurati che tutti i fornitori abbiano accesso al software, il quale dovrebbe offrire i dati necessari per visualizzare l'intera supply chain.
  • Fornisci formazione. Sviluppa un programma di formazione per assicurarti che tutto il personale segua processi standardizzati di recente.
  • Monitora i progressi. Verifica regolarmente la presenza di anomalie nei dati, ad esempio tempi di elaborazione più lunghi o margini inferiori, e organizza riunioni con il personale o i fornitori interessati per scoprire i motivi e identificare le soluzioni.
  • Utilizza i principi di gestione delle modifiche. Collabora con stakeholder della supply chain, compresi fornitori e clienti, per definire, preparare, implementare e comunicare il piano ai team.

4. Monitora e misura i risultati

Accedendo facilmente ai dati in tempo reale, i produttori possono vedere come sta andando la loro teoria di supply chain una volta messa in pratica. Ad esempio, potrebbero verificare che il flusso di materie prime stia arrivando nel modo e nel momento necessario, monitorare il feedback sulle vendite o garantire che il denaro guadagnato rispetto al denaro investito continui ad aumentare.

5. Regola in base alle esigenze

Se il feedback mostra che il progresso verso l'obiettivo sta rallentando o si è fermato, i produttori possono utilizzare i dati disponibili per regolare il loro piano di supply chain. Se la domanda richiede più risorse, ad esempio, i produttori potrebbero aggiungere flessibilità al piano ingaggiando fornitori aggiuntivi o alternativi. Le modifiche alla disponibilità dei componenti o del personale o un problema con il trasporto potrebbero giustificare modifiche ai programmi di consegna.

Software di supply chain planning

Il miglior software di supply chain planning fornisce ai produttori i dati necessari per prendere decisioni accurate e tempestive su domanda, fornitura e produzione, consentendo loro di pianificare una supply chain che minimizzi costi e sforzi. Inoltre, consente loro di reagire alle mutevoli condizioni del mercato affinché non siano influenzati negativamente da loro e dai loro clienti.

Il software di supply chain planning dovrebbe integrarsi facilmente con altri sistemi della supply chain, come procurement, gestione degli ordini, magazzino e logistica. Ad esempio, alcuni produttori utilizzano la tecnologia blockchain per offrire in modo sicuro trasparenza a tutti i membri della supply chain affinché possano monitorare materiali o componenti fino al numero di serie. Il reinserimento di questi dati nel sistema di pianificazione della fornitura può aiutare a prendere decisioni su quanto ordinare e sul fornitore a cui chiedere. Un centro di comando della supply chain è in grado di gestire tutte queste informazioni, integrando dati interni ed esterni per potenziare le capacità decisionali dei produttori.

Stai al passo con i cambiamenti della supply chain con Oracle

Non importano le dimensioni della supply chain, renderla più semplice e veloce è sempre un vantaggio. Le aziende manifatturiere possono ottenere questo risultato con Oracle Fusion Cloud Supply Chain Planning.

Spostando le funzioni della supply chain al cloud, i produttori ottengono visibilità sui propri processi dall'inizio alla fine. Hanno a disposizione dati utili sulla domanda da analizzare per aiutarli a prevedere i problemi di fornitura, e tutti coloro che sono coinvolti nel supply chain planning possono fornire input in tempo reale per apportare modifiche, se necessario.

Oracle Supply Chain Planning permette ai produttori di automatizzare attività come l'effettuare nuovi ordini e l'identificare fornitori alternativi. Con il machine learning, analizza anche le vendite previste e completate e offre feedback su come migliorare il processo di pianificazione affinché le supply chain possano essere più impermeabili e il rapporto cash-on-cash possa migliorare a ogni ciclo di produzione.

Domande frequenti sul supply chain planning

Quali sono alcune sfide del supply chain planning?
Un supply chain planning efficace si basa su dati accurati e aggiornati, che non sono però sempre disponibili. Allo stesso tempo, molti fattori esterni che influenzano la domanda e l'offerta, come epidemie, disastri naturali, guerre commerciali e scioperi della manodopera, sono difficili da prevedere anche con i dati migliori.

Quali tecnologie vengono utilizzate per il supply chain planning?
Il supply chain planning rappresenta un modulo applicativo a sé stante all'interno della maggior parte delle principali suite di software di supply chain management, e comprende funzioni come la pianificazione della produzione, l'integrated business planning, la collaborazione, la pianificazione delle vendite e delle operations, la pianificazione del rifornimento e la gestione del backlog. Le applicazioni di supply chain planning più avanzate includono analytics integrati basati sull'AI.

Quali metriche vengono utilizzate per misurare le performance del supply chain planning?
Tra i parametri utilizzati per misurare le performance del supply chain planning ci sono l'accuratezza delle previsioni, la durata del ciclo cash-on-cash (il tempo che va dal pagamento dei fornitori al pagemento dei clienti), la fornitura e il ricambio di magazzino, il tasso di evasione degli ordini, la spedizione puntuale e il costo della supply chain come percentuale dei ricavi.

Come possono i produttori migliorare il processo di supply chain planning?
Avere visibilità sull'intero processo della supply chain permette ai produttori di vedere cosa sta andando bene e cosa potrebbe essere migliorato. Ciò consente loro di monitorare le scorte, trovare fornitori alternativi, identificare ed eliminare i colli di bottiglia e molto altro ancora, il tutto in modo tempestivo, grazie a dati e strumenti in tempo reale dotati di intelligenza artificiale in grado di automatizzare la maggior parte del processo.

Qual è la differenza tra supply chain planning e gestione della logistica?
La gestione della logistica si focalizza sul portare materie prime, componenti e prodotti finiti da un punto 1 a un punto 2, mentre il supply chain planning si occupa del funzionamento del processo più ampio dall'inizio alla fine.

Come possono i produttori ottimizzare il processo di supply chain planning?
I produttori devono prima fissare obiettivi per ciò che vogliono raggiungere, e poi raccogliere quanti più dati aggiornati possibili da tutte le fonti pertinenti e regolare periodicamente il loro processo di pianificazione in base ai risultati raggiunti e ai nuovi dati che diventano disponibili.

Ottieni risultati finanziari più velocemente con un centro di comando della supply chain

Le supply chain ora sono alla base di qualsiasi decisione aziendale. Con l'aumento della variabilità di domanda e offerta, i leader della supply chain devono prendere decisioni importanti più velocemente che mai. Per rimanere competitivi, devi rilevare, decidere ed eseguire rapidamente in qualsiasi condizione aziendale.